Onorevoli Colleghi! - L'istituzione di una Giornata della memoria dedicata alle vittime della mafia significa non solo ricordare il loro sacrificio, ma è anche un impegno di civiltà, un monito e un insegnamento per le generazioni future. Purtroppo non possiamo che constatare che, nonostante l'impegno dello Stato e delle Forze dell'ordine, la lotta alla mafia nel nostro Paese è un fronte sempre aperto. In questi sessant'anni di storia repubblicana la mafia ha cambiato volto e si è evoluta, non è più allocata solo nelle regioni meridionali e non può dirsi né sconfitta né indebolita. La lotta alla mafia deve quindi restare al centro dell'attenzione del Governo e del Parlamento e va condotta attraverso tutti gli strumenti di repressione a disposizione, ma anche attraverso un cambiamento sociale, questo sì, soprattutto nelle regioni del sud. La mafia ha ucciso rappresentanti dello Stato ma anche molti cittadini che hanno osato sfidarla; per questo è giusto che il Parlamento riconosca la valenza di queste storie di uomini e di donne come momento focale della lotta alla mafia e compia doverosamente la medesima scelta già effettuata per le vittime del terrorismo.